spiare gli spioni
Quando siamo entrati nella stanza dove ci aspettavano, ci siamo avvicinati come se ci
conoscessimo da tempo. Ci hanno mostrato le nostre foto attaccate sul
camino, ci hanno fatto vedere il libro di foto con le nostre voci
registrate e abbiamo giocato a riconoscere di chi fosse ciascuna
voce.
Neri ci ha chiesto se potevamo aiutarlo
a montare un mega-monster truck che degli amici gli hanno regalato il giorno prima. La mamma affidataria con lungimiranza gli aveva detto di
aspettare 24 lunghissime ore per montarlo con i babbi! Quello e' stato il primo momento
in cui ci hanno chiamato “Dad and babbo”. Con Lapo invece abbiamo
fatto il gioco in cui si devono riconoscere le carte uguali
girandole due alla volta. Ha vinto lui e non perche' l'ho fatto vincere; pero' gioiva
tutte le volte che ne indovinavo una io.
Dopo siamo andati in giardino ad vedere quanto sono bravi a saltare sul trampolino e a scendere lo
scivolo. Lapo ha chiesto all'altro babbo prima se ci sono negozi
intorno a casa (si'), e quindi se andiamo a comprare uno scivolo e un
trampolino (adesso vediamo eh!??!?!).
Rientrati in casa, la famosa torta
era pronta per essere mangiata. Abbiamo parlato di tante cose, Neri ci ha detto che ci ha anche sognato. Di
tanto in tanto li sorprendevamo a spiarci, ritornando
immediatamente a cucchiaio e ciotola ogni volta che ce ne accorgevamo.
Dopo un'ora, la sveglia del telefono ha
suonato ed e' venuto il momento dei saluti. Neri (e Lapo a seguire)
hanno abbracciato le gambe dell'altro babbo, mentre io ho fatto in
tempo ad abbassarmi.
A domani.
Commenti
Posta un commento